2. Stato di ritrovamento<\/u><\/strong><\/p>\n\n\n\nPrecedentemente all\u2019intervento di schedatura e riordino, le carte si trovavano in una condizione di disordine in tre locali diversi del Comune, spesso frammiste a documenti dell\u2019archivio di deposito: in parte al primo piano della sede municipale, in un locale gi\u00e0 destinato all\u2019archivio; in parte nell’anticamera di questo ambiente, collocate in armadio di metallo; in parte al piano terreno nella sala consiliare, in armadi di legno. Le deliberazioni datate dal 1947 erano conservate al piano terreno dello stesso edificio, nell\u2019ufficio del sindaco, in buone condizioni.<\/p>\n\n\n\n
Le carte pi\u00f9 antiche si trovavano precedentemente nella cantina dell\u2019edificio, un tempo Castello del paese, e sono state prelevate in anni recenti per essere sistemate nelle armadiature dei due locali al primo piano dello stesso.<\/p>\n\n\n\n
Il materiale storico era molto impolverato, ma nel complesso in buone condizioni di conservazione, tranne alcune carte sciolte e pochi volumi danneggiatisi a causa dell’umidit\u00e0 assorbita negli anni di permanenza nella cantina del municipio. I danni sono stati segnalati nell\u2019inventario al fine di consentire un eventuale restauro.<\/p>\n\n\n\n
Altro caso di cattiva conservazione \u00e8 stato riscontrato in alcuni faldoni originali, in cui era collocata parte della contabilit\u00e0 novecentesca, che sono stati quindi sostituiti; laddove i raccoglitori originali erano in buono stato di conservazione, si \u00e8 proceduto al loro mantenimento.<\/p>\n\n\n\n
Erano presenti moltissime carte sciolte, per lo pi\u00f9 antiche, e molti fascicoli, la maggior parte dei quali novecenteschi, legati con spaghi o tenuti insieme da elastici, supporti che ovviamente sono stati eliminati.<\/p>\n\n\n\n
Le tipologie documentarie sono state facilmente identificate anche grazie all\u2019indicazione del contenuto che nelle carte pi\u00f9 antiche era presente solo occasionalmente, ma era sistematicamente e correttamente riportato in quelle del XX secolo.<\/p>\n\n\n\n
L\u2019archivio pareva essere stato oggetto di un riordino precedente, presumibilmente ottocentesco, ma ne rimangono talmente poche tracce (rare indicazioni su una decina di camicie) da non permettere un tentativo di ricostruzione. Le camicie antiche con segnature sono state comunque conservate nei fascicoli pertinenti.<\/p>\n\n\n\n
Non sono stati rivenuti elenchi o inventari.<\/p>\n\n\n\n
Recentemente, il professor Giorgio Parena, figlio dell’ex sindaco, aveva suddiviso una piccola parte della documentazione pi\u00f9 antica in gruppi omogenei creati non secondo gli standard archivistici (seppur con buon senso), motivo per cui questi insiemi sono stati smistati opportunamente.<\/p>\n\n\n\n
3. Metodologie di intervento e procedure<\/u><\/strong><\/p>\n\n\n\nPrima di procedere con la schedatura e il relativo riordino informatizzato delle carte dell\u2019archivio, occorre tenere presente le relazioni che sono intercorse anche nel passato tra i documenti al fine di ricostruire l\u2019archivio per come si era formato: si tratta di una regola basilare in archivistica. Tutto questo non sempre \u00e8 evidente. In pi\u00f9 occorre tener conto dei successivi rimaneggiamenti eventuali, di traslochi, trasferimenti di competenze, passaggi ad altri enti, come nel caso di Mombello durante l\u2019aggregazione fascista al vicino comune di Arignano (TO).<\/p>\n\n\n\n
4. Ricognizione delle carte<\/u><\/strong><\/p>\n\n\n\nLa situazione di disordine, gi\u00e0 descritta, ha imposto di procedere per fasi di lavoro successive le une alle altre.<\/p>\n\n\n\n
La prima ha riguardato la separazione tra i documenti successivi al 1980 e quindi escluse dal riordino dell\u2019archivio storico.<\/p>\n\n\n\n
La seconda \u00e8 consistita in una partizione del materiale documentario nei diversi fondi presenti: quello comunale e i fondi aggregati, vale a dire gli archivi confluiti presso l\u2019archivio di concentrazione del Comune di Mombello, ma appartenenti ad altri enti produttori collegati al Comune stesso.<\/p>\n\n\n\n
Successivamente i documenti dell\u2019archivio comunale sono stati suddivisi secondo le serie tipologiche, le carte antiche, la serie delle pratiche amministrative e carteggio (che si organizzano al loro interno secondo le XV Categorie della Circolare Astengo del 1897 relativa al riordino degli archivi comunali).<\/p>\n\n\n\n
Le operazioni di riordino hanno comportato una completa movimentazione del materiale documentario. Spesso, sono state individuate pratiche originarie e ricomposte ove necessario.<\/p>\n\n\n\n
5. Schedatura<\/u><\/strong><\/p>\n\n\n\nA questo punto, \u00e8 iniziata la fase di schedatura delle unit\u00e0 archivistiche, cio\u00e8 le singole carte, i fascicoli, i volumi, i registri, che risultano essere all\u2019ultimo livello dell\u2019albero gerarchico.<\/p>\n\n\n\n
La schedatura \u00e8 stata effettuata sul database Excel per poter avere una banca dati facilmente riversabile sia su M\u00e8mora (il nuovo software per i patrimoni culturali di Regione Piemonte) sia sulla personalizzazione dell\u2019open source CollectiveAccess che sar\u00e0 il software del progetto \u201cRete degli archivi della collina torinese e del Chierese\u201d di cui Mombello \u00e8 parte con altri otto comuni e con Chieri capofila.<\/p>\n\n\n\n
I dati della schedatura, opportunamente elaborati, hanno permesso la redazione del presente inventario definivo.<\/p>\n\n\n\n
6. Struttura gerarchica dei fondi e delle serie<\/u><\/strong><\/p>\n\n\n\nAl termine della schedatura delle unit\u00e0 archivistiche, si \u00e8 proceduto al riordino logico: per ogni fondo e per ogni serie e, ove presenti, sottoserie si sono collocate correttamente le unit\u00e0 in ogni livello, dando l\u2019ordine cronologico e poi la numerazione definitiva. Ogni fondo ha una propria sigla\/segnatura identificativa. Archivio Storico del Comune di Mombello, per esempio, sar\u00e0 AS seguito dal numero dell\u2019unit\u00e0, per esempio 3. Questa classificazione consente il reperimento rapido dei documenti.<\/p>\n\n\n\n
La struttura di questo archivio \u00e8 composta da dodici fondi: Archivio storico del Comune di Mombello di Torino (1558-1980), Archivio della Congregazione di Carit\u00e0 di Mombello di Torino (1860-1922), Archivio dell\u2019Ente Comunale di Assistenza di Mombello di Torino (1947-1979), Archivio dell\u2019Ufficio del Giudice di Conciliazione poi Giudice di Pace di Mombello di Torino (1865-1999), Archivio della Societ\u00e0 di Mutua Assicurazione contro i danni degli incendi \u201cLa Mombellese\u201d di Mombello di Torino (1917-1955), Archivio dell\u2019Asilo infantile \u201cMaria Teresa Renaldi\u201d di Mombello di Torino (1908-1972), Archivio dei consorzi di sanit\u00e0 costituito dall\u2019Archivio del Consorzio sanitario di Mombello di Torino (1894-1899), Archivio del Consorzio medico di Andezeno, Arignano, Mombello (1907-1919), Archivio del Consorzio veterinario (1904-1906), Archivio del Consorzio ostetrico (1912; 1926-1927).<\/p>\n\n\n\n
L\u2019archivio comunale comprende serie tipologiche dalle origini al 1980 (le pi\u00f9 cospicue o per quantit\u00e0 o per complessit\u00e0 degli atti sono state ripartite in sotto serie), vale a dire: ordinati e deliberazioni, protocolli, contabilit\u00e0, catasto, disegni e mappe, leva e Guardia Nazionale, elezioni, registri scolastici, censimenti e popolazione, stato civile napoleonico, registri parrocchiali; la serie delle carte antiche dal 1558 al 1896 ordinate per materia, per le quali \u00e8 stato necessario ricostruire ex novo le sotto serie, non essendo stata riscontrata sulle carte una significativa segnatura che desse testimonianza di un riordino e di una schedatura precedenti; la serie delle pratiche amministrative e carteggio suddivise nelle XV Categorie dal 1897 al 1980, senza ulteriore suddivisione nelle classi, poich\u00e9 l\u2019amministrazione comunale archivia i documenti in fascicoli annuali che comprendono atti e corrispondenza e si \u00e8 dovuta rispettare questa metodologia pur se non ottimale.<\/p>\n\n\n\n
Si segnala che manca la documentazione relativa agli anni 1927-1946 in quanto il comune di Mombello in quel periodo era stato soppresso e aggregato a quello di Arignano.<\/p>\n\n\n\n
I documenti degli altri fondi sono stati anch\u2019essi ordinati secondo la formazione dell\u2019ente in serie tipologiche. Per poter procedere in quel senso, si \u00e8 dovuto operare una attenta analisi della documentazione, al fine di poterla schedare in modo corretto e collocarla nell\u2019albero gerarchico che andava componendosi.<\/p>\n\n\n\n
La struttura gerarchica per livelli (in un caso: fondo, serie, sottoserie e unit\u00e0 archivistica; in un altro: fondo, serie, categoria e unit\u00e0 archivistica) rappresenta il risultato finale del lavoro di riordino e inventariazione archivistici.<\/p>\n\n\n\n
Ogni unit\u00e0 schedata riportava un numero provvisorio che \u00e8 divenuto definitivo al termine del riordino logico, vale a dire quando si \u00e8 costruita la struttura gerarchica definitiva. La stessa struttura ha guidato il riordino fisico.<\/p>\n\n\n\n
7. Condizionamento<\/u><\/strong><\/p>\n\n\n\nI fascicoli sono stati condizionati con cartelline\/camicie nuove e sistemati in faldoni.<\/p>\n\n\n\n
Ogni unit\u00e0 archivistica \u00e8 stata etichettata, cos\u00ec come ogni unit\u00e0 di conservazione. Le etichette riportano il numero identificativo dell\u2019unit\u00e0 nel primo caso e i numeri delle unit\u00e0 contenute nel faldone nel secondo.<\/p>\n\n\n\n
Ciascuno archivio, come gi\u00e0 detto, ha una numerazione indipendente e una propria sigla identificativa.<\/p>\n\n\n\n
8. Scarto<\/u><\/strong><\/p>\n\n\n\nL’intervento di riordino dell’archivio ha comportato anche l\u2019operazione di selezione dei documenti a conservazione illimitata e alla redazione di una proposta di scarto delle carte che hanno terminato la loro valenza amministrativa e giuridica e che non hanno rilevanza storica. Sono state mandate al macero direttamente le fotocopie, la modulistica in bianco, vecchie copie di pubblicazioni a stampa, giornali ecc.<\/p>\n\n\n\n
9. Conclusioni<\/u><\/strong><\/p>\n\n\n\nLa storia del Comune di Mombello di Torino \u00e8 dunque leggibile attraverso il suo fondo documentario, ora inventariato e ordinato nell\u2019archivio, accessibile a studiosi ed esperti, oltre che a un pubblico interessato alla scoperta di una realt\u00e0 appartenente al nostro passato ma, sebbene in nuove e attuali forme, ancora quanto mai vitale e preziosa per il suo apporto sociale.<\/p>\n\n\n\n
10. Note alla consultazione<\/u><\/strong><\/p>\n\n\n\nI campi della scheda che sono stati utilizzati sono i seguenti:<\/p>\n\n\n\n
\n- segnatura<\/li>\n\n\n\n
- titolo originale o attribuito (se manca l\u2019originale) e descrizione del contenuto<\/li>\n\n\n\n
- estremi cronologici<\/li>\n\n\n\n
- consistenza e descrizione estrinseca<\/li>\n\n\n\n
- note (eventuali)<\/li>\n\n\n\n
- stato di conservazione (eventuale)<\/li>\n<\/ul>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
L\u2019inventario \u00e8 consultabile on line cliccando sul pulsante: Premessa Un archivio, naturalmente, non consiste della semplice somma dei documenti che lo costituiscono, ma \u00e8, o deve divenire, un complesso organico i cui elementi caratterizzanti sono le molteplici relazioni fra i documenti e tra i soggetti che lo hanno composto. Essenziale, per un riordino, \u00e8 evidenziare […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"parent":0,"menu_order":0,"comment_status":"closed","ping_status":"open","template":"","meta":{"footnotes":""},"class_list":["post-2","page","type-page","status-publish","hentry"],"_links":{"self":[{"href":"http:\/\/89.46.65.81\/wp-mombello\/index.php\/wp-json\/wp\/v2\/pages\/2","targetHints":{"allow":["GET"]}}],"collection":[{"href":"http:\/\/89.46.65.81\/wp-mombello\/index.php\/wp-json\/wp\/v2\/pages"}],"about":[{"href":"http:\/\/89.46.65.81\/wp-mombello\/index.php\/wp-json\/wp\/v2\/types\/page"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"http:\/\/89.46.65.81\/wp-mombello\/index.php\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"http:\/\/89.46.65.81\/wp-mombello\/index.php\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=2"}],"version-history":[{"count":7,"href":"http:\/\/89.46.65.81\/wp-mombello\/index.php\/wp-json\/wp\/v2\/pages\/2\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":149,"href":"http:\/\/89.46.65.81\/wp-mombello\/index.php\/wp-json\/wp\/v2\/pages\/2\/revisions\/149"}],"wp:attachment":[{"href":"http:\/\/89.46.65.81\/wp-mombello\/index.php\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=2"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}