2. L’asilo infantile Maria Teresa Renaldi

a cura di Diana Cossa, archivista

Nel 1908 il testamento segreto di Maria Teresa Renaldi pone le basi per l’istituzione di un asilo a Mombello.

“Col peso d’usufrutto a favore di mio marito affinché in Mombello Torinese, mio paese natio, si istituisca un Asilo Infantile da intitolarsi, possibilmente, Maria Teresa Renaldi, dove siano ricoverati e mantenuti i bimbi d’ambi i sessi del detto comune, gratuitamente se poveri e gli altri colla piccola retribuzione che l’amministrazione crederà necessaria, lascio tutti i miei beni mobili e immobili da me posseduti nel detto mio paese nativo, coll’obbligo di far celebrare in perpetuo, in suffragio dell’anima mia un funerale nel giorno anniversario del mio decesso, coll’intervento dei bimbi”.

Nel 1911 lo statuto organico dell’Asilo Infantile Maria Teresa Renaldi è pronto.

Lo scopo è “raccogliere bambini d’ambo i sessi, custodirli, crescerli sani e vigorosi, educarli nei principi religiosi, morali e civili…”.

L’amministrazione è affidata a 5 membri: 4 eletti dal Consiglio Comunale e il Presidente deciso dalla testatrice, cioè il Parroco pro tempore.

Le materie d’insegnamento pratico sono “le preghiere, i rudimenti della storia sacra e catechismo diocesano, la nomenclatura e la spiegazione delle cose usuali, la numerazione parlata e il calcolo mentale, il canto di canzoncine morali, la civilità e la pulitezza della persona e delle vesti, i primi esercizi di ginnastica educative e finalmente i principi del leggere e dello scrivere e per le bambine la maglia, le cigne, i sacchettini e pottinicci”.

Nel 1931 il Consiglio di Amministrazione per assecondare la volontà della testatrice, che aveva espresso il desiderio che i bambini mangiassero a scuola, decide di far adattare il portico e la stalla a cucina e a refettorio e il piano superiore ad aula scolastica.

La relazione tecnica e il preventivo sono affidati al geometra Alessandro Barberis: Il refettorio sarà di 36 mq, la cucina di 15.40 mq, l’aula scolastica di 41 mq.

La spesa presunta è di 28.000 Lire.

Le piante mostrano la vecchia disposizione delle stanze dell’asilo con le correzioni che evidenziano i lavori che si dovranno compiere.

Sui registri conservati in archivio, dal 1936, si trovano interessanti annotazioni sulla vita quotidiana dell’asilo: i bambini assenti per malattia, quelli più attenti e curiosi, le attività svolte, l’osservazione dello scorrere delle stagioni, l’arrivo di nuovi piccoli, le visite degli amministratori, il rispetto della volontà di Maria Teresa Renaldi di essere ricordata ogni anno nel giorno della sua morte con un funerale.

I registri riportano i programmi didattici che, al tempo, dovevano prevedere:

  • educazione al sentimento religioso, nazionale fascista, morale, civile e sociale
  • gioco e occupazioni ricreative
  • vita operosa: esercizi di vita pratica e igienica
  • esercizi di educazione sensoriale e di linguaggio
  • educazione estetica: canto, disegno, lavoro manuale e giardinaggio, recitazione e drammatizzazione
  • educazione fisica

Una chicca dell’archivio è rappresentata dalle divise dell’asilo che si trovano in un armadio, poste in una scatola numerata e sono mantelline, cappelli e cuffie di lana blu.